Lo stress è una risposta fisiologica del nostro organismo a determinate situazioni. In molte occasioni ci serve a fronteggiare quello che ci accade ma, in alcuni casi, può essere percepito come eccessivo dalla persona.
Cos’è lo stress?
Con il termine stress (oggi largamente utilizzato) intendiamo la risposta di adattamento del nostro organismo ad uno stimolo che può essere sia interno che esterno, cui segue l’attivazione nostro corpo (a livello di sistema endocrino, sistema nervoso autonomo e sistema immunitario). Bisogna considerare come questa risposta sia fondamentale, perché permette di far fronte ai cambiamenti in corso e di adattarsi alla situazione nella quale ci si trova.
Alcuni tipi di stress sono definiti “eu-stress” (dal greco eu- “bene”) in quanto influenzano e incentivano ad avere una prestazione migliore (come, ad esempio, l’ansia che può precedere un esame oppure la tensione prima di una gara sportiva) mentre in alcuni casi lo stress è percepito come eccessivo, la persona sente di non avere energie sufficienti per far fronte alla situazione.
Lo stress non va evitato o eliminato, è parte integrante della nostra vita, bisogna fare attenzione, però, quando per il soggetto appare eccessivamente intenso o duraturo nel tempo.
Di fronte ad uno o più agenti stressanti (ad esempio stimoli emozionali, sforzi fisici e mentali, ecc.) la persona prova a adattarsi e a rispondere mettendo in atto le strategie di coping (ovvero processi mentali e comportamentali) che conosce, tentando di fronteggiare la situazione e di risolvere il problema. Può capitare, nei casi più difficili per il soggetto, che questa risposta sia prolungata oppure non adeguata. Sono queste le situazioni in cui la persona non riesce a adattarsi, sente di non farcela e quindi percepisce lo stress come particolarmente dannoso e prolungato. In queste situazioni possono comparire dei sintomi, con conseguenze gravi sia dal punto di vista fisico che psicologico e per questo è importante agire e non far sì che la situazione peggiori ulteriormente.
Quali sono i fattori stressanti?
La risposta di stress può essere causata da situazioni interne alla persona o provenienti dall’ambiente esterno.
Vi sono alcune condizioni che vengono comunemente considerate come altamente stressanti, come ad esempio:
● la morte di una persona cara
● il divorzio e la separazione
● problemi giudiziari
● lesioni e malattie
● problemi economici e lavorativi
Bisogna considerare anche altre circostanze, spesso ritenute tappe significative della vita, come potenzialmente stressanti, poiché espongono il soggetto a situazioni nuove, che deve imparare a fronteggiare con strategie inusuali e fino ad allora sconosciute, come ad esempio:
● il matrimonio
● l’inizio/la fine della scuola
● il trasloco
● la gravidanza
● la pensione.
Come abbiamo detto, alcune situazioni sono stressanti di per sé, ma nel considerare tali eventi un peso significativo lo hanno sia la valutazione personale che il soggetto fa della situazione (e di come questa può modificare il proprio stato di benessere) sia le strategie (di coping) sia le abilità che sente di possedere per farvi fronte.
In questo senso è fondamentale sottolineare come la percezione dello stress cambi da persona a persona in relazione a:
● risorse fisiche (stato di salute ed energia del soggetto)
● risorse psicologiche (ottimismo, autostima e autocontrollo)
● risorse ambientali (abilità relazionali e rete a cui far riferimento in caso di
bisogno).
Quali sono i sintomi dello stress?
Lo stress può influenzare la nostra vita, soprattutto nei casi in cui diventa cronico, intaccando il nostro benessere, la nostra quotidianità e le relazioni sociali.
Tra i sintomi ritroviamo:
● disturbi fisici: ad esempio alterazioni dell’appetito, mal di testa, problemi allo stomaco, contrazioni del corpo, dolori e tensioni muscolari, ipertensione, disturbi del sonno, accelerazione del battito cardiaco, ulcera dello stomaco
● disturbi psichici: ad esempio ansia, difficoltà di concentrazione, umore depresso o apatico, attacchi di ansia e di panico, confusione mentale, irritabilità, stanchezza cronica o, all’opposto, iperattività
● comportamentali: come ad esempio irritabilità, reattività, dipendenze (come da tabacco, farmaci e alcol).
Fortunatamente è possibile considerare questi sintomi come manifestazioni di sofferenza per cui, se la situazione viene adeguatamente trattata e si agisce affinché si modifichi ciò che affligge il soggetto, si può tornare ad uno stato di benessere o a un miglioramento.
Come curare lo stress?
Bisogna considerare come in situazioni di stress cronico l’individuo non riesce più a fronteggiare le situazioni, come se fosse sovraccarico, non riuscendo a “recuperare energie” tra una situazione e l’altra.
In queste situazioni il funzionamento peggiora e ci sono ripercussioni importanti sulla vita della persona (a livello fisico, lavorativo, emotivo e relazionale).
In queste situazioni il primo passo è la consapevolezza: bisogna riconoscere la nostra sofferenza, o quella di una persona a noi cara, e capire quale è la situazione o le situazioni che le provocano.
Successivamente si lavora affinché i segnali di stress non prendano il sopravvento, la persona può farlo in maniera autonoma o, nei casi in cui sente di non farcela, può chiedere aiuto.
In questi casi, in cosa consiste il lavoro con lo psicologo psicoterapeuta?
Nel mio lavoro aiuto le persone a comprendere il motivo o i motivi che hanno causato la risposta di stress. Dopo aver compreso le cause, si lavorerà in terapia affinché una situazione problematica possa evolvere in un’opportunità di consapevolezza e cambiamento.
Come abbiamo detto, lo stress fa parte della vita di ciascuno di noi e per questo non va eliminato ma gestito.
Nel lavoro psicoterapeutico la persona impara a riconoscere le situazioni, a gestire le proprie reazioni, riattivando o attivando risorse personali, nel rispetto dei bisogni e desideri individuali.
All’interno del percorso psicoterapeutico si lavora affinché la situazione, già critica, non peggiori e ci sia un miglioramento in tutte le varie aree della vita del soggetto: fisica, lavorativa, emotiva e relazionale.
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