Attualmente le coppie sono portate ad unirsi, a cercare l’intimità, non perché forzate, come in passato, ma perché desiderose di unirsi, di progettare insieme e di rendersi disponibili affettivamente e reciprocamente.
Solitamente, nella formazione della coppia, si passa dalla fase del corteggiamento a quella dell’innamoramento per poi, se i partner riescono a superare la disillusione ed accettare anche le difficoltà dell’altro e della relazione, all’amore maturo e ad investire un nuovi e comuni progetti (ad esempio mettere al mondo dei figli, dedicarsi alle rispettive carriere o a impegni sociali e di volontariato).
Queste fasi sono affrontate da ciascuna coppia, con le proprie modalità e caratteristiche peculiari.
In questi passaggi è importante che i due partner collaborino e in quale modo concordino sui loro progetti sia quelli presenti sia, auspicabilmente, quelli futuri.
Superata la fase iniziale, la cosiddetta “luna di miele”, è importante che i due amanti includano la realtà, come anche le potenzialità proprie e dell’altro.
Per queste ragioni, parlando di coppia, si deve continuamente mirare ad un equilibrio dinamico, che sappia accogliere le difficoltà e anche le sfide del momento.
Purtroppo, nel loro unico percorso, nonostante un scelta consapevole, i partner possono trovarsi bloccati ed in difficoltà. Questo non vuol dire che la relazione è terminata: il primo passo per la relazione è, infatti, quello di riconoscere la situazione e provare a superare gli ostacoli.
Bisogna considerare come la coppia sia un incastro unico, che si basa sia sulla fusione con l’altro che sulla autonomia.
Nello scambio relazionale tra due persone che si amano dovrebbe esserci uguaglianza e autonomia, assenza di rigidità, l’apprezzamento e il sostegno reciproco e la passione, in alcune fasi, però, questi potrebbero venire meno e i due partner possono arrivare a provare reciprocamente freddezza, risentimento, lontananza.
La coppia, anche quella consolidata, potrebbe trovarsi bloccata e non riuscire più, in autonomia, a far fronte a problemi quali:
- Difficoltà comunicative
- Gestione della rabbia e dei litigi
- Infedeltà o sospetti
- Problematiche sessuali
- Insoddisfazione
- Difficoltà nella gestione dei figli
- Difficoltà nella gestione dello stress
- Problemi economici o logistici
- Difficoltà legate ai cambiamenti del ciclo di vita (ad esempio cambiamenti legati al matrimonio, nascita dei figli o pensionamento)
- Eventi traumatici
In queste situazioni emerge la crisi e la sofferenza, possono esserci ripercussioni nell’area emotiva o sessuale, conflitti, oppure uno dei due partner può sviluppare un sintomo o il desiderio di allontanarsi.
Un aiuto terapeutico potrebbe rivelarsi utile anche nei casi in cui i partner non manifestino esplicite difficoltà ma siano intenzionati a recuperare l’intesa tra loro e a vivere la relazione in modo più funzionale ed appagante.
È importante che i partner considerino quelli che sono i segnali di allarme e non lascino che le incomprensioni aumentino, il rischio è quello di arrivare ad un punto di rottura difficilmente recuperabile.
Attraverso una terapia di coppia i due partner, guidati dallo psicoterapeuta, riusciranno a focalizzare i propri problemi, dando voce ai vissuti di entrambi, e a reinvestire nel proprio rapporto andando incontro a dei cambiamenti, in una dimensione comunicativa sicuramente più consapevole e funzionale.