La depressione è un’alterazione del tono dell’umore in cui l’individuo prova sentimenti di tristezza profonda, riduzione dell’autostima, vuoto e irritabilità. Tutto questo incide in maniera significativa sul suo funzionamento.
La depressione è un disturbo diffuso tra la popolazione generale, soprattutto tra le donne. Il suo esordio può avvenire a qualsiasi età, in media intorno ai 25 anni. Chi soffre di depressione si sente sopraffatto, senza speranza, come se la situazione fosse impossibile da controllare e per questo può sviluppare una tendenza a chiudersi.
Vi sono svariati sintomi che ricorrono tra i soggetti depressi, e tra questi troviamo:
– ridotta capacità di concentrarsi e di prendere decisioni, con possibili difficoltà di memoria
– tendenza a svalutarsi e a incolparsi
– tristezza e pensieri negativi
– perdita di piacere (con conseguenze nella vita sociale e relazionale, ad esempio diminuzione del desiderio sessuale o evitamento dei momenti di convivialità)
– sensazione di forte fatica e stanchezza, per cui anche le attività più semplici o che prima venivano svolte senza problemi adesso appaiono difficoltose
– considerevole aumento o diminuzione dell’appetito, con conseguente aumento o perdita di peso
– considerevole aumento o diminuzione del sonno
– rallentamento o, al contrario, agitazione in svariati ambiti: eloquio, pensieri, movimenti
– sintomi come mal di testa, battito cardiaco accelerato, vari dolori fisici – possono esserci pensieri di morte (non solo paura di morire) e ideazione suicidaria
Bisogna sottolineare come questi sintomi non devono comparire tutti insieme, ma se la persona, o i cari che stanno vicino, evidenziano difficoltà in una o più di queste aree possono chiedere una consulenza ad un professionista.
Il grado di compromissione del funzionamento individuale è assai variabile, in alcuni casi dall’esterno non ci si rende conto delle difficoltà che la persona sta provando, fino ad arrivare a situazioni gravi in cui l’individuo non è più in grado di provvedere a sé stesso.
Tra le cause della depressione è possibile riscontrare fattori biologici, fisiologici e neurofisiologici (a livello di ormoni, neurotrasmettitori e sistema immunitario), ereditari (predisposizione a sviluppare il disturbo), ambientali, psicologici e sociali (lutti, conflitti, malattie e altri eventi altamente impattanti).
Le persone con depressione spesso hanno vissuto, nel corso della loro vita, allontanamenti, perdite importanti, lutti. Questo ha generato, in loro, sia rabbia per la perdita ma, allo stesso tempo, tristezza profonda per quello che non c’è più.
Nel lavoro con i miei pazienti non prendo in considerazione unicamente i sintomi che la persona riporta ma, insieme, creiamo un luogo di confronto e dialogo, in cui è possibile esprimere la propria emotività e ripercorrere la propria storia, andando ad esplorare le tappe significative della propria vita e anche quelli che sono stati gli eventi vissuti come particolarmente dolorosi. Voglio precisare come le differenze personali hanno un valore fondamentale: ciò che è sconvolgente e impressionante per una persona può non esserlo per un’altra, anche a lui vicina (fratelli o familiari) e per questo è importante avere uno spazio per poter effettuare riflessioni personali.
Sono attenta a creare uno spazio in cui la persona si sente compresa, libera e non giudicata.
Bisogna sottolineare come la depressione può essere affrontata: in alcune situazioni il trattamento psicoterapeutico è importante, soprattutto per evitare che il disturbo si cronicizzi. Il lavoro psicoterapeutico, che permette al paziente di entrare a contatto con i propri vissuti, riconoscere ed esprimere le sofferenze, fronteggiare il forte sentimento di impotenza è fondamentale. A seconda del caso, potrà essere integrato con un trattamento farmacologico, al fine di contenere sintomi particolarmente gravi.
In queste situazioni è importante chiedere aiuto, per recuperare la qualità della propria vita, dal punto di vista lavorativo, sociale e di salute fisica ma anche per tutelare il benessere dei propri cari.